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LA MIA VICINA ACCENDEVA IL BARBECUE OGNI VOLTA CHE STENDEVO I PANNI – FINCHÉ NON LE HO DATO UNA LEZIONE.


Da 35 anni vivo nella stessa casetta. Ho cresciuto due figli lì, ho perso mio marito troppo presto e ho resistito a tempeste, lavori di ristrutturazione e perfino ai procioni nel sottotetto. Una delle mie routine più care era stendere i panni al sole, tra due pali nel giardino sul retro. Era il mio modo di risparmiare elettricità e di sentirmi in pace.

Poi si è trasferita Melissa.

A quanto pare, i miei panni stesi rovinavano la sua “estetica”. L’ho sentita dire a un’amica:
— «È come vivere accanto a una lavanderia. Non è proprio il quartiere chic che immaginavo.»

Invece di parlarne, ha cominciato a fare barbecue.
Ogni. Singola. Volta.

Stendevo i calzini? Lei accendeva la carbonella. Spostava il barbecue proprio vicino alla recinzione, così il fumo investiva i miei lenzuoli appena lavati. Dopo la terza volta in cui ho dovuto rilavarli tutti per l’odore di bacon bruciato e accendino, ho deciso di affrontarla.

— «Sto solo godendomi il mio giardino,» ha detto, con un sorriso finto. «Non è questo che fanno i buoni vicini?»

Non ho più discusso.
Il karma era già in agguato.
E io avevo un piano perfetto.

Il sabato successivo, appena ho visto le sue amiche arrivare per il loro famoso brunch da Instagram, sono uscita con il mio cesto di bucato. Dentro c’erano vestiti fluo, il vecchio accappatoio rosa con la scritta “MAMMA SEXY N.1”, pantaloni leopardati e le camicie hawaiane di mio marito defunto.

— «Buongiorno, ragazze!» — ho salutato allegramente, stendendo tutto in bella vista.

Melissa è impallidita. Una delle sue amiche ha sussurrato:
— «Questo rovina tutte le foto…»

— «Che peccato,» ho risposto. «Quasi quanto dover rilavare quattro lavatrici per colpa del fumo di un barbecue.»

Per tre sabati di fila, ho steso i vestiti più vistosi proprio all’ora del loro brunch. Alla terza settimana, le invitate erano la metà.

Alla fine, Melissa è venuta a parlarmi, tesa in volto:
— «Ora i brunch li faccio dentro casa. Felice?»

— «Non volevo rovinarteli. Stavo solo lavando i panni.»

Ci siamo guardate, in silenzio, due donne troppo testarde per fare marcia indietro.

— «Spero ti goda la tua vittoria… e quel tuo stendibiancheria kitsch.»

— «Ogni giorno di sole,» ho risposto, sorridendo.

Ora, stendere il bucato è la parte migliore della mia settimana. Lo faccio con orgoglio. E ogni volta che vedo Melissa sbirciare da dietro le tende, sollevo il mio bicchiere di tè freddo in un brindisi silenzioso.

Mio marito Tom si sarebbe divertito un mondo.
E io?
Io ho imparato che a volte, la forma di protesta più forte…
È semplicemente stendere i tuoi panni al sole.

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