Il ritorno a casa: un segreto nascosto in una villa appena restaurata.

Margaret, 78 anni, aveva vissuto per sei anni in una casa di riposo. Pensava che la sua vecchia casa sarebbe rimasta lì ad aspettarla. Ma quando decise finalmente di tornare, trovò al suo posto una grande villa con le serrature cambiate… e un segreto commovente ad attenderla.
Era seduta vicino alla finestra della casa di riposo, osservando le rose ondeggiare al vento. Non usciva quasi mai: troppo freddo alcuni giorni, troppo caldo altri. Ma quel giardino le ricordava qualcosa: casa. La casa che aveva lasciato.
Aveva ancora la chiave. Era nel cassetto del suo comodino. A volte la stringeva nel palmo della mano, sentendo il suo peso, come se avesse ancora un significato.
I suoi figli l’avevano lasciata da tempo. Sua figlia si era trasferita lontano e con il tempo smise di scriverle. Suo figlio, David, si era sposato e non era più tornato.
Un giorno, un’infermiera le annunciò una visita inaspettata. Era David. Dopo trent’anni. I capelli grigi, il volto segnato… ma era lui. Le raccontò che sua moglie lo aveva lasciato, portandosi via i figli, e che quel dolore lo aveva spinto a pensare alla madre, a ciò che aveva abbandonato.

Cominciò a farle visita regolarmente. Un giorno, mentre erano al parco, Margaret gli disse che voleva rivedere la vecchia casa. Ma David rifiutò: «Non è più la stessa», disse.
Un pomeriggio, Margaret decise di agire da sola. Indossò il cappotto, prese la chiave e uscì senza dire nulla. Salì su un autobus e tornò nel vecchio quartiere.
Quando arrivò… la sua casa non c’era più. Al suo posto c’era una grande villa elegante, con un giardino curato. Salì sul portico, provò a usare la chiave, ma la serratura era stata cambiata.
Confusa e spaventata, bussò. Nessuna risposta. Allora chiamò la polizia, convinta che qualcuno le avesse rubato la casa.
Poco dopo, la porta si aprì. Era David.
Gli agenti chiesero se vivesse lì. Lui disse di sì.
Margaret lo guardò sconvolta. «Hai preso la mia casa? L’hai venduta?»
David sospirò. «Mamma, doveva essere una sorpresa… Non l’ho venduta. L’ho ricostruita. Ho mantenuto le fondamenta, l’ho ampliata e ho piantato tutte le tue fiori preferiti. Volevo farti un regalo. Volevo riportarti a casa.»
Margaret guardò la casa. Era diversa, sì, ma riconosceva ogni parte. Il portico, i gradini… E il giardino, pieno di lavanda, margherite, rose e lillà: tutto ciò che amava.
«Hai fatto tutto questo per me?» sussurrò, con le lacrime agli occhi.
David annuì. «Non volevo che restassi in quella casa di riposo. Torna a casa, mamma.»
Entrarono insieme. Più tardi, seduti sul portico con una tazza di tè, David le chiese:
«Sei felice, mamma?»
Lei guardò lui, la casa, il giardino… e rispose:
«Sì. Lo sono davvero.»